Comolli spiega tutto: la conferma di Tudor, la novità su Kolo Muani, il modello Moneyball e gli idoli Juve
Giugno 10, 2025Cultura e approccio razionale, Comolli ha spiegato bene il suo metodo di lavoro nella conferenza stampa di presentazione come nuovo direttore generale della Juventus. L’ex presidente del Tolosa ha fatto il punto sul modello Moneyball e l’importanza dei dati, rafforzando il concetto. Ha poi dato anche notizie ufficiali, come la conferma di Tudor e il prolungamento del prestito di Kolo Muani per il Mondiale per Club. Il dg ha toccato anche il tema legato al quadro dirigenziale, con le prossime figure che ne faranno parte, e il ruolo di Chiellini, oltre a tanti altri aneddoti e curiosità.
- Conferenza Comolli, il dg si presenta alla Juve
- “Tudor confermato anche per la prossima stagione”
- Kolo Muani al Mondiale per Club e Trapattoni come idolo
- Il retroscena con Tudor e il futuro di Vlahovic
- L’importanza dei dati e il modello Moneyball
Conferenza Comolli, il dg si presenta alla Juve
A introdurre la nuova figura dirigenziale della Juve ci ha pensato l’ad Scanavino: “Si unisce a noi come dg. Una figura importante che andrà a rafforzare il club. In questa stagione abbiamo fatto passi in avanti sulla sostenibilità, nonostante l’uscita prematura da competizioni importanti come Champions e Coppa Italia. Comolli andrà ad incrementare gli aspetti competitivi, coadiuvato da Giorgio Chiellini”. Poi il dirigente francese ha preso parola: “Non vedo l’ora di imparare a parlare italiano, stamattina ho avuto le prime lezioni e riesco a capire abbastanza bene, ma faccio fatica nel parlarlo. Per me è un grande privilegio essere il dg della Juve, uno dei più grandi club al mondo. Sono cresciuto vedendo i grandi giocatori bianconeri e sono sempre stato attratto da organizzazioni vincenti e questo club è sempre stato un modello di efficienza. Ho sempre ammirato cosa hanno fatto in passato. Quando facevo lo scout sono venuto al Delle Alpi e ho seguito anche la squadra in un torneo in Giappone e ho apprezzato la cultura“.
“Tudor confermato anche per la prossima stagione”
“Tudor sarà il nostro allenatore anche per la prossima stagione” – ha detto Comolli. Poi ha proseguito spiegando il ruolo di Chiellini: “Non sarà solo sul campo, ma per certi versi sarà anche “direttore tecnico” e lavoreremo a stretto contatto. Rappresenterà la Juve anche in Europa, poi ci sono diversi aspetti su cui stiamo lavorando insieme. Giorgio ed io passeremo dal calcio al marketing e lo faremo sempre insieme. Abbiamo creato un Football Strategy Community dove andremo a discutere di accademia e altri temi”.
Poi ha allargato il campo sulla totale struttura dirigenziale: “Avremo un direttore sportivo che si occuperà dei trasferimenti e della gestione che sarà coinvolto anche nel calciomercato e un direttore tecnico che si occuperà della parte analitica e medica e riporterà tutto a me. Ho ben chiara in testa la persona per questo ruolo. Una volta decisa la struttura, poi andremo con i nomi. E poi penseremo anche al mercato”.
Kolo Muani al Mondiale per Club e Trapattoni come idolo
Comolli ha dato poi una grande notizia ai tifosi: “Abbiamo raggiunto un accordo con il Psg per il prolungamento del prestito di Kolo Muani, ho parlato con lui e vuole giocare il Mondiale per Club e rimarrà. Poi discuteremo per il post torneo, ma sono ottimista che riusciremo a raggiungere un accordo per l’intera stagione. Il calciatore vuole rimanere con noi”. Il direttore generale ha poi speso belle parole anche per le Women: “Vorrei congratularmi con la prima squadra femminile per la grande stagione, ora dobbiamo vincere la Champions League. Ho una passione per il calcio femminile e ho cercato di sviluppare quest’area anche al Tolosa”.
Poi qualche curiosità: “Da piccolo ammiravo giocatori come Platini. Sognavo di diventare allenatore e il mio primo riferimento era proprio Trapattoni. Non voglio dire che ero un fan della Juve, ma l’ho sempre seguita. Penso di avere un’idea di quello che p0uò dare la squadra, sia quella sul campo sia dietro le quinte. Al Mondiale per Club dobbiamo andare per vincere e fare tutto il possibile per farlo.
Il retroscena con Tudor e il futuro di Vlahovic
“L’anno in cui Tudor era al Marsiglia ci hanno battuto due volte e la prima volta che abbiamo parlato al telefono abbiamo anche riso su questa cosa. L’intensità che aveva messo la sua squadra era notevole e gliel’ho ricordato. Lì ha fatto un lavoro eccezionale. Meritava di rimanere, ma poi ha preso un’altra decisione. Ora per la rosa stiamo considerando anche l’approccio di Tudor. Valore squadra? Se non fosse stata buona non sarebbe arrivata in Champions. Dobbiamo aggiustare qualcosa, ma non cambiamenti radicali“ – ha detto Comolli. Poi sulla prima cosa che gli ha chiesto la proprietà: “Cosa vuoi ottenere?”. Io farò tutto per vincere, non posso garantirlo, ma farò di tutto per conquistare le competizioni. Quando si guarda la maglia della Juve, l’unica cosa per andare avanti è vincere trofei. Poi ci sono tante componenti come la sfortuna e gli imprevisti. Ma quello che possiamo controllare, dobbiamo farlo al 100%. Quando ci sono allenatori e giocatori buoni c’è più possibilità di vincere. Sarà la mia ossessione. Fa parte della cultura del club”.
Poi sul futuro di Vlahovic: “Ho parlato con Dusan la settimana scorsa, il calciatore tornerà a breve e ci parlerò di nuovo per capire cosa ha in mente. Lui è un top player, ma qualcosa non ha funzionato. Ci sono stati alti e bassi. Devo parlare con lui per capire sensazioni e impressioni. Dobbiamo capire anche la situazione contrattuale e capire le sue intenzioni anche dal punto di vista psicologico. Quando avrò tutti questi elementi sarò in grado di valutare”. Sulle possibilità di vedere Pecini in dirigenza: “Lui è un amico e ho molto rispetto per il lavoro che ha fatto alla Sampdoria in passato, ma non è un’opzione per la Juve. Mi ha suggerito di acquistare Modric al Tottenham, questo dice tanto su di lui. Abbiamo un rapporto familiare ma si ferma lì. Quando ds e dt? Vogliamo rispettare le tempistiche di reclutamento, ma penso di riuscirci entro la finestra di mercato”.
L’importanza dei dati e il modello Moneyball
“Lavoro con i dati da 25 anni e ho sempre pensato che quando le aziende si rivolgono a me è perché si aspettano che porto questo bagaglio di conoscenze. Sono quindi nella posizione di poterli usare. Siamo pagati per creare emozioni. Devo garantire questo alla comunità ed è il mio pensiero fisso ogni volta che mi sveglio. Ma allo stesso tempo dobbiamo prendere decisioni che non siano dettati dalla pancia, ma razionali. Che ci si occupi di moda, prodotti o altro o se si vuole vendere un razzo per mandarlo sulla luna, tutti guardano i dati. Quindi sì ci assisteranno nella selezione dei calciatori e nel misurare la forza della nostra squadra. Ci aiuteranno a definire la nostra strategia, poi ci possono aiutare a prevenire gli infortuni e a conoscere meglio i fan. Stabilire connessioni migliori e l’IA può essere d’aiuto. Conosco Mr Moneyball e ho visto come lavorano“ – ha spiegato Comolli.
Sulle relazione tra giovanili e prima squadra: “Penso che nel settore sportivo l’identità sia importante. Questo arriva con le vittorie, stile di gioco e metodologie. Richiede tempo ma non è impossibile. Il modello dell’Ajax non è tra i miei preferiti, ma possiamo trovare ispirazione per attuare e mettere in pratica. Mi piace rafforzare una cultura. E dobbiamo creare un vantaggio competitivo e per farlo dobbiamo utilizzare i dati”. Poi ha concluso: “In tutti i paesi in cui sono andato mi sono sempre detto di aiutare il calcio a svilupparsi nel paese in cui mi trovavo. Abbiamo creato un programma giovanile IPPP in Inghilterra e ho dato il mio contributo per rafforzare il calcio inglese. E uno dei ragazzi usciti è Bellingham. Allo stesso modo voglio dare lo stesso contributo al calcio italiano. Se la Juve ha successo, anche l’Italia può giovarne come nell’82 e nel 2006. La Juve ha sempre dato un contributo fondamentale.