Inter: De Zerbi si tira fuori dai candidati per il post-Inzaghi, Fabregas frenato dal regolamento
Giugno 3, 2025Roberto De Zerbi non lascerà il Marsiglia per l’Inter in caso di addio di Simone Inzaghi: il tecnico bresciano lo ha detto chiaro e tondo, autoescludendosi (almeno per il momento) dalla lista dei candidati alla panchina nerazzurra. E anche la strada per Cesc Fabregas è in salita: oltre alle resistenze del Como c’è da superare un ostacolo posto dal regolamento.
- Inter, De Zerbi e Fabregas i candidati per il post-Inzaghi
- Inter, il no di De Zerbi
- Le azioni di Fabregas e il regolamento Figc
Inter, De Zerbi e Fabregas i candidati per il post-Inzaghi
Un allenatore ambizioso e di talento, che sappia valorizzare i giovani in arrivo dal mercato: questo l’identikit del potenziale successore di Simone Inzaghi all’Inter, qualora il tecnico piacentino decidesse di interrompere anzi tempo la sua esperienza sulla panchina nerazzurra. Un identikit al quale corrispondono Roberto De Zerbi e Cesc Fabregas: per i due principali candidati al post-Inzaghi, però, si registrano dei problemi.
Inter, il no di De Zerbi
De Zerbi, infatti, pare non avere alcuna intenzione di lasciare il Marsiglia, almeno per il momento. Dopo aver riportato l’OM in Champions League, il tecnico bresciano ha infatti tutta l’intenzione di disputare la massima competizione europea con i francesi. “Sto bene a Marsiglia e non c’è stata alcuna chiamata di altri club”, ha dichiarato De Zerbi ai media transalpini, chiudendo la porta – almeno per ora – a un futuro nell’Inter.
Le azioni di Fabregas e il regolamento Figc
Quanto a Fabregas, invece, gli ostacoli sono due. Il primo deriva dal contratto col Como, club che non ha alcuna intenzione di lasciar andare via il giovane tecnico catalano: l’accordo tra la società lariana e l’allenatore scadrà solo a giugno 2028. L’altro è relativo alla particolare posizione di Fabregas all’interno del club comasco: il catalano, infatti, detiene anche alcune quote azionarie del Como, azioni di cui si dovrebbe liberare prima di poter accettare la chiamata dell’Inter o di qualunque altro club della serie A. Il regolamento della Figc, infatti, impedisce a giocatori ed allenatori di essere proprietari, anche solo in parte, di una squadra diversa da quella per cui si è tesserati.