Inter: Report fa luce sui guai finanziari del club tra misteri, rischio fallimento e prestiti
Giugno 2, 2025Detto, fatto. Report torna a occuparsi dei conti dell’Inter e fa luce sulla situazione economica del club nerazzurro tra misteri e prestiti. La bancarotta della famiglia Zhang, lo spettro del fallimento, la posizione di LionRock e l’inizio dell’era Oaktree nell’inchiesta a firma di Daniele Autieri.
- Inter, ‘la resa dei conti’: Suning in bancarotta
- Le rivelazioni scottanti di LionRock e i debiti
- Lo spettro del fallimento e la nuova era Oaktree
Inter, ‘la resa dei conti’: Suning in bancarotta
L’Inter e i suoi contatti sono tornati nel mirino di Report. La trasmissione di Rai 3 condotta da Sigfrido Ranucci si apre con la famiglia Zhang che il 7 febbraio 2025 ha dichiarato bancarotta.
Non certo una novità. O meglio, già dalla precedente inchiesta andata in onda mesi fa erano emerse le forte criticità del gruppo Suning, che per anni ha controllato l’Inter. Per gli addetti ai lavori il destino della holding era scritto già a partire dal 2020, quando un analista finanziario lanciò il primo allarme sui bilanci del club nerazzurro.
Le rivelazioni scottanti di LionRock e i debiti
Autieri è riuscito a contattare telefonicamente Tom Pitts, numero due di LionRock, il fondo di Hong Kong che è stato socio di Suning all’Inter. E il quadro che viene dipinto è – dal punto di vista finanziario – drammatico. Nel 2019 LionRokck rileva il 31,05% delle partecipazioni del club, per un’operazione – come rivelato dalla giornalista finanziaria Laura Morelli – di circa 150-200 milioni di euro “anche se il dato non è mai stato ufficializzato”.
Pitts, capo per l’Europa del fondo, racconta che LionRock è stata agganciata dal “patriarca del gruppo Suning”, che ha proposto di rivelare quel 33% dell’Inter che lui non poteva comprare. Il fondo accetta, forte di un accordo che garantisce a LionRock un ritorno sull’investimento del 12% annuo e la possibilità di prendersi il 100% del club in caso di mancato rispetto dell’accordo. Ma dal 2021 iniziano i problemi. “La percentuale prevista non ci è stata pagata. Erano pieni di debiti – spiega Pitts, che è stato anche membro del cda dell’Inter -. C’è stato un periodo in cui non avevano pagato le tasse e neppure i giocatori: nel febbraio di quell’anno erano in default. Avremmo potuto prenderci il club”.
Lo spettro del fallimento e la nuova era Oaktree
Nel 2021 l’Inter è stata davvero a un passo dal fallimento, perché “ha realizzato una perdita di oltre 200 milioni di euro, con 827 milioni di debiti, sulla base di 364 milioni di ricavi” ha spiegato il commercialista ed esperto di diritto penale dell’economia Gian Gaetano Bellavia. LionRock intuisce la portata della questione e preferisce non rilevare l’Inter, per cui la famiglia Zhang ha necessità di individuare un nuovo salvatore. Lo trova nel fondo Oaktree, che concede un prestito di 271 milioni di euro, tramite cui LionRock viene liquidata. E qui si registra un’altra anomalia.
Sì, perché la società non comunica alla Federcalcio il cambio di azionariato come invece avrebbe dovuto per regolamento (lo farà solo tre anni più tardi, nel 2024). “Non ho idea del motivo per cui la comunicazione non è stata data” sottolinea Pitts. Poi, a maggio 2024, la proprietà cinese dell’Inter non riesce a onorare neppure il debito più interessi di 395 milioni con Oaktree, che assume la guida dell’Inter affermando di aver fornito le risorse necessarie per stabilizzare la situazione finanziaria del club. Ma Bellavia specifica: “Una società si risana quando i ricavi sono almeno pari ai costi. E nel 2024 il patrimonio netto risultata negativo dal momento che ha debiti per 734 milioni, mentre i ricavi sono 473”.