Juventus, Tudor e il retroscena sulla conferma: chi ha spinto perché rimanesse
Giugno 14, 2025Nel borsino delle percentuali Tudor fino alla fine del campionato, ed anche subito dopo, non aveva più del 20%. Prima di lui c’era ovviamente Conte ma non solo: si è parlato di Mancini (lo stesso ct ha ammesso di avere avuto dei colloqui), di Gasperini, di Pioli e di altri ma alla fine il tecnico croato è stato confermato. Il retroscena della decisione.
I dubbi di Tudor
L’ex allenatore della Lazio a fine stagione aveva cominciato a sentire puzza di bruciato: leggeva i nomi dei candidati alla panchina bianconera e si era fatto l’idea che, nonostante la pubblica fiducia, la società avesse già deciso di puntare su altri tecnici.
Una valutazione che portò a uno sfogo pubblico: “Non ha senso andare al Mondiale se non sarò io l’allenatore futuro“. Chiamato a tornare sui propri passi Tudor accettò di guidare in ogni caso la Juve negli Usa ma intanto cresceva la fiducia nei suoi confronti.
Che ci sia stato o meno un no di Conte e un altrettanto no grazie di Gasperini la Juve ha deciso non solo di confermarlo ma di prolungargli il contratto fino al 2027, un segno di stima e fiducia da parte del dg Damien Comolli che è arrivato a questa decisione anche dopo i colloqui con i giocatori.
La spinta dei senatori
Nelle scorse settimane, infatti, come si legge sulla Gazzetta, i senatori si sono spesi pubblicamente e privatamente per la conferma del tecnico di Spalato. Un apprezzamento che è stato tenuto in conto dalla proprietà.
Gli intoccabili di Tudor
Nei discorsi con Comolli, secondo quanto riferito da Tuttosport, Tudor avrebbe a sua volta fatto cinque nomi, a cui si aggiunge ovviamente Gleison Bremer, di giocatori intoccabili sul mercato. Si tratta di Gatti, ambito dal Napoli, Andrea Cambiaso, nonostante l’interesse delle big e in Italia del Milan, Locatelli, Thuram, e Yildiz.