Roma-Fiorentina, Zaniolo e Bove gemelli diversi da ex: per Nicolò fischi, lite e rosso, per Edo cori e lacrime
Maggio 5, 2025C’era chi, tra i tifosi della Roma, si era tatuato sul braccio il suo nome e una data: 25 maggio 2022 Zaniolo, il giorno del trionfo in Conference League col gol di Nicolò, ma non tutti gli amori non finiscono. E non sempre ritornano dopo giri immensi. Quello tra Zaniolo e la Roma sembra irreparabilmente compromesso, come si evince da quanto accaduto ieri in Roma-Fiorentina all’Olimpico con il fantasista viola tartassato dai fischi, nervoso, sostituito e poi espulso a fine gara. Storia diversa per l’altro figlio di Roma, Edoardo Bove, tornato per la prima volta all’Olimpico da avversario (anche se non da giocatore), che è stato invece accolto da re.
La domenica no di Zaniolo
Che non sarebbe stata una serata tranquilla Zaniolo, schierato titolare da Palladino, l’ha capito subito. Fischi assordanti sin dal primo pallone toccato, una pressione enorme sulle spalle, la difficoltà ad entrare in partita. Retaggio di vecchie incomprensioni e in particolare dell’esultanza smodata del giocatore quando segnò con l’Atalanta contro la Roma. C’è stato anche uno scambio di colpi proibiti con l’ex compagno Mancini alla fine del primo tempo prima che, dopo un’ora di gioco deludente, venisse richiamato in panchina.
Cosa rischia Zaniolo
Zaniolo è rimasto a vedere la ripresa assieme alle altre riserve ma non è mai riuscito a restare seduto per poi sbottare a fine gara. Dopo il triplice fischio e la vittoria della Roma, Zaniolo è andato a protestare animosamente contro il direttore di gara Chiffi. Non è bastato l’intervento di Mandragora che ha cercato di placare il compagno di squadra, uscendo dal campo Zaniolo ha detto qualcosa di pesante all’arbitro che ha deciso di espellerlo. Il fantasista salterà sicuramente la prossima sfida della Fiorentina in trasferta contro il Venezia ma la squalifica potrebbe essere anche più lunga a seconda di cosa scriverà nel referto il fischietto patavino.
La giornata di gloria di Bove
Nonostante la sconfitta Bove, invece, ricorderà con commozione e gioia la giornata di ieri. A fine partita, proprio mentre il compagno dava in escandescenze, il centrocampista è andato a prendersi l’omaggio annunciato dei romanisti e l’affetto degli ex compagni. Mancini lo ha abbracciato, Pellegrini e Dybala avevano le lacrime agli occhi ed anche lui era in lacrime quando è andato prima sotto al settore ospiti e poi sotto la Curva Sud ad ascoltare i cori in suo onore: “noi non ti lasceremo mai” e poi: “Che sarà sarà” dopo che il popolo giallorosso lo aveva applaudito e chiamato fin dal riscaldamento.