Una competizione di notevole sofferenza, che il Napoli ha affrontato con grande determinazione di fronte a un Manchester City in ottima forma. L’espulsione del capitano dopo 22 minuti compromette i piani di Conte e dei partenopei, frustrando ogni aspirazione offensiva. Deludente Anguissa, Hojlund lasciato a se stesso, McTominay inefficace, mentre il portiere e Politano si sono distinti. Doku è stato superlativo nel City e Haaland si è rivelato decisivo.
La magica notte del ritorno di De Bruyne, in quella che è stata la sua casa per dieci anni, dura solo 26 giri di lancetta, poiché il belga diventa l’uomo sacrificato dal tecnico salentino per ripristinare l’equilibrio al Napoli dopo la perdita di Di Lorenzo (dentro Olivera e Spinazzola come terzino destro).
Un Milinkovic-Savic da applausi non può nulla di fronte al guizzo del bomber norvegese, che ‘uccella’ di testa l’ex Toro in area, capitalizzando un assist straordinario di Foden, così come sullo splendido slalom in area di Doku, che supera in un colpo solo Beukema e Spinazzola, trafiggendo il portierone serbo sul secondo palo.
Da quel momento in poi, il City gestisce il gioco, mentre gli azzurri, stanchi e poco lucidi, si trascinano fino al fischio finale di Zwayer: Guardiola supera Conte e inizia col piede giusto.