Il Napoli ritrova la propria identità sconfiggendo 3-1 l’Inter al Maradona e risalendo in cima alla classifica. Conte può apprezzare la prestazione solida dei suoi giocatori e i gol di De Bruyne, che si infortuna al momento del rigore, McTominay e Anguissa. Inutile il rigore di Calhanoglu per l’Inter, che ha motivo di lamentarsi per le occasioni sprecate nel primo tempo. I nerazzurri subiscono la prima sconfitta dopo 7 vittorie consecutive tra Serie A e Champions.
Il primo tempo è stato entusiasmante, con un match avvincente al ‘Maradona’ tra Napoli e Inter. Le prime tre occasioni sono tutte a favore degli ospiti. Al 9′, Alessandro Bastoni devia di spalla su corner e va a centimetri dal palo, poi Hakan Calkhanoglu tenta da fuori al 13′ e infine Lautaro Martinez, 2′ più tardi, colpisce in pieno Vanja Milinkovic-Savic da due passi.
La svolta si verifica al 31′, quando Giovanni Di Lorenzo cade in area per un contatto con Henrikh Mkhitaryan. Risultato? Calcio di rigore trasformato da Kevin De Bruyne, che si infortuna nel calciare e deve abbandonare il campo. Prima di rientrare negli spogliatoi, c’è spazio per la traversa di Bastoni, il palo di Denzel Dumfries e una doppia occasione firmata Lautaro Martinez-Hakan Calhanoglu. Tutto sembra andare contro i nerazzurri, che chiudono il primo tempo in svantaggio 1-0.
Nella ripresa, a sconvolgere gli equilibri di un incontro che fino a quel momento aveva visto dominare i nerazzurri, è però Scott McTominay: un clamoroso errore della difesa di Chivu e lo scozzese che si lancia verso Sommer, eseguendo un destro volante straordinario sul secondo palo che fa crollare Fuorigrotta.
Napoli verso la vittoria? Neanche per sogno, poiché un braccio largo di Buongiorno in un duello aereo con Lautaro concede il rigore che Calhanoglu trasforma in 1-2. I campioni d’Italia, però, ringraziano Anguissa: il camerunense, lanciato in corsa da Neres, dà vita a un coast to coast con un tiro a mezza altezza che vale il decisivo allungo azzurro.
